I vestiti di Hillary e le cravatte di Donald

Non ci sono grandi novità sugli aspetti di comunicazione non verbale. Lui si appoggia al leggio, lei sta ritta sulle gambe con i piedi distanziati. Lui respira sonoramente nei punti delicati e Hillary, per la prima volta, deglutisce!

La novità di questo dibattito è il vestito bianco di Hillary. Il messaggio subliminale e patriottico è passato. Primo dibattito abito rosso, secondo completo blu, terzo tailleur pantalone bianco, i colori della bandiera americana: cioè a dire, “io rappresento il paese, la tradizione, la nazione. Se c’è qualcuno da votare, questo sono io”.

Donald Ha cambiato solo la cravatta, dal primo incontro in cui era blu è passato al rosso negli ultimi due. Messaggio implicito“io sono il solito, non cambio e non posso cambiare; se votate me farò quello che so fare, l’imprenditore disinvolto e spregiudicato, brillante e arraffone, ”femminaro”  e al limite della normalità.”

I ruoli vanno interpretati, e una volta definita la missione, bisogna saper essere flessibili. Gli Stati Uniti ci hanno presentato diversi esempi di personaggi noti che sono passati alla politica, tra essi un presidente e un governatore: Ronald Reagan e Arnold Schwarzenegger. Due attori che si sono comportati in modo molto diverso da quel che erano nei ruoli precedenti.

Infine l’ultimo commento vale per le parole usate dai due contendenti. Trump ha insistito ancora su disastro e cattivo, ha dato a Hillary della bugiarda e della donna cattiva, ha definito i media disonesti. Clinton accusa Donald di essere un pupazzo di Putin. Tra l’altro in questo dibattito Trump è passato a chiamare la sua contendente semplicemente Hillary, abbandonando il Segretario Clinton o il solo cognome, seguendo in questo l’esempio della Clinton.

È interessante notare Hillary che deglutisce (dimostrando tensione), quando Donald parla di brogli elettorali e di milioni di persone registrate per votare e delle famose 33.000 mail.

Lui continua a far leva sulle emozioni negative di rabbia e paura. Lei più positiva e orientata al futuro: aumentare i salari e creare lavoro, preservare la famiglia, i bambini, l’educazione; e far crescere l’economia sfruttando il talento, le competenze, l’impegno, l’energia e l’ambizione del popolo americano.

Vincere le elezioni e governare sono due “mestieri” differenti, non so chi vincerà, ma quel che si prospetta sono due ipotesi di mondo completamente diverse.

Doriano Marangon

P.s.: Complimenti al giornalista Chris Wallace, sicuramente il migliore dei tre dibattiti, per le domande e la gestione degli interventi. l ruolo del giornalista è fondamentale.

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